Liberi cives in terra inici

Chi siamo

L’idea di realizzare uno spazio culturale nasce dalla costatazione che a Partinico, da oltre un decennio, si è progressivamente spenta ogni attenzione verso le espressioni più genuine dell’arte e della cultura e verso quel molteplice patrimonio di saperi e di tradizioni che provengono dalle nostre radici.

Da tempo, si assiste impotenti al degrado ed al disfacimento del patrimonio storico, monumentale e naturalistico che ci appartiene e che rappresenta l’impronta dei nostri antenati e l’eredità residua di chi ci ha preceduto. È mancata ogni iniziativa volta a salvaguardare e valorizzare i monumenti e la loro storia e la giusta attenzione verso chi si sforza con quotidiano impegno a tenere in vita pregevoli espressioni dell’arte, dell’artigianato e delle tradizioni locali (opra dei pupi, collezioni del mondo contadino, utensileria antica, finimenti per animali, l’arte della ceramica, la pittura, ecc.).

Oggi, a Partinico paradossalmente la cultura, l’arte, l’artigianato, le tradizioni, la voglia di spendersi per il bene comune sono vivaci e dinamici, ma “sopravvivono”, senza incidere nella crescita socio-culturale della città, come isole spesso solitarie ai margini di un contesto sociale degradato, avvilito, sfiduciato, rattrappito, diffidente, fatalista, rassegnato.

Partinico, diversamente dai centri vicini, offre poche opportunità di vita comunitaria, scarse occasioni di coinvolgimento umano, rari eventi culturali e modesti stimoli alla partecipazione e alla vita sociale.

Tutto ciò è la naturale conseguenza di una gestione materialistico-mercantilistica-utilitaristica della cosa pubblica esplicata da una classe dirigente, spesso impreparata e improvvisata, scarsamente sensibile al bene collettivo, incapace di garantire i livelli minimi di decoro urbano e i servizi essenziali ai cittadini, propensa all’affarismo ed alla gestione privatistica della cosa pubblica.

Seguendo l’infelice e assurdo assioma, che la cultura non produce ricchezza ed è da considerare superflua e improduttiva, i nostri amministratori prestano scarsa attenzione a tutto ciò che attiene a questo vocabolo che per loro è banale e superfluo.

È pur vero che esistono soggetti e aggregazioni che si richiamano alla cultura e all’arte ma spesso i due termini sono soggiogati alla necessità di accreditarsi, con un mecenatismo di facciata, per apparire come sostenitori delle attività artistiche e culturali e per camuffare finalità che sono in netta antitesi con gli ostentati propositi.  Ciò perché, a Partinico, la raccolta del consenso elettorale e, a volte, l’impraticabilità di via dirette alla competizione elettorale hanno determinato la nascita di fittizie associazioni, putie politiche mascherate dal paravento della cultura. Ne consegue che la strumentalità di tali iniziative annulla o ridimensiona ogni valenza intellettuale e produce manifestazioni di facciata, amorfe, retoriche, inconcludenti ed incapaci di soddisfare le istanze culturali che emergono in seno alla comunità partinicese, inadeguate ad incidere nella sua crescita.

Di contro sono utili a creare aggregazioni e relazioni da cui, poi, ricavare il consenso politico e un supporto alla scalata del potere.

Il risultato è che simili associazioni non sono in grado di stimolare la classe dirigente, di cui sono subalterne, e ad agire nella giusta direzione, ma sono pronte a supportarne le iniziative che, come quella attualmente in corso, dovrebbero portare allo sfruttamento individualizzato e personalistico del patrimonio storico-monumentale della città.

Tutto ciò, mentre nella nostra città emerge la voglia di spendersi nei settori di cui si è detto in premessa e di valorizzare ogni aspetto culturale del territorio.

Cultura è

  • espressione multiforme e limpida delle capacità intellettive, materiali, artistiche, manuali, creative;
  • il prodotto delle conoscenze, dell’ingegnosità, del talento e delle abilità individuali che nobilitano la comunità che li esprime;
  • il sale ed il lievito di ogni aggregazione umana;
  • il patrimonio collettivo di ogni comunità, che ne ricava il senso e l’orgoglio dell’appartenenza ed energia vitale e slancio verso il futuro.
  • La cultura è, quindi, la testimonianza della vita associata degli uomini.

La consapevolezza di tutto ciò ci ha portato a denominare il nostro spazio culturale Liberi Cives, cioè uomini liberi da ogni subalternità che condiziona ogni spontanea volontà ad agire e a condividere il bene prezioso del sapere, della conoscenza, del fare. In Terra Inici perché Partinico è sorta nel territorio dell’antica Inico, città capitale del regno sicano di Cocalo, noto per aver determinato la morte di Minosse, re di Creta, come ci tramandano Erodoto, Diodoro Siculo, Aristotele, Strabone. Il nostro simbolo riassume la storia della nostra terra e del nostro popolo: il gufo è la radice di Cocalo, la testa, oggi nota come Sirenianus, è il più antico ritrovamento avvenuto nel sito della Parthenicum romana, segue l’aquila di 5° quartiere di Palermo con i colori neo e verde e la stilizzazione della dea Parthenos che non è mai esistita, ma che i nostri antenati hanno creato per giustificare l’origine del toponimo Partinico.

La nostra associazione punta a essere un caposaldo libero, spazio autonomo da ogni forma di speculazione e di sfruttamento utilitaristico, cardine della rigenerazione civile e culturale della nostra città.

Essa nasce dalla volontà di alcuni soggetti che, dopo aver preso atto della gravissima situazione in cui versa la nostra città, hanno deciso di costituirsi in associazione e di offrire un punto di riferimento a tutti coloro che intendono promuovere, incentivare, favorire, sostenere, valorizzare le risorse umane, che, grazie a Dio, sono presenti nel nostro territorio, gli aspetti culturali, l’arte, l’artigianato ed ogni altra libera manifestazione che può produrre conoscenza, stimolo e gratificazione collettiva.

Il circolo Liberi Cives in Terra Inici si propone di offrire uno spazio ideale a chi quotidianamente si spende per il bene comune, a chi sogna una città a misura d’uomo in cui vigano regole certe di civiltà, a chi ha voglia di conoscere il passato della nostra terra, a chi intende valorizzare il patrimonio storico e monumentale tramandato dai nostri antenati ed ogni aspetto che caratterizza la nostra cultura.

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